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Luca Pinna è una delle personalità che hanno dato lustro al nostro paese ma che in pochi ricordano.
E questi sono coloro che l'hanno conosciuto per ragioni anagrafiche o perché lo vedevano intento, negli anni 50, ad organizzare proiezioni e cineforum, a chiacchierare con gli anziani del paese, ben inserito in un contesto sociale che, magari ancora intorpidito da problemi antichi o da quelli recenti della guerra, era tuttavia proteso ad individuare soluzioni per uscirne.
Ricerca di soluzioni accompagnata dalle osservazioni e considerazioni di un Intellettuale che riflette - dall'interno ma con l'occhio dello studioso - su una società e socialità in movimento, la quale non riesce più a declinare i valori e le peculiarità della sua cultura antica in un contesto decisamente più ampio e sollecitato dalla "modernità" e allora, in difficoltà spesso si adegua senza salvare niente, lasciandosi andare alla comodità dell'ignorare e dimenticare tutto.
Il nostro paese, pensiamo, pur nominato poche volte, è il luogo dei racconti di questa raccolta: in esso si muovono i personaggi, i fatti, le storie e le storielle: noi riconosciamo i nomi, le strade, le circostanze, i modi di dire e di fare.
Proprio perché contengono tutto ciò, i racconti, pur scritti in italiano, è come se fossero stati "pensati in sardo" dunque con una traducibilità insita: da qui l'idea della doppia versione, in italiano e in sardo. E questo rende anche l'idea della formazione del nostro Autore.
Tradurre da una lingua ad un'altra non è mai operazione superficiale: dietro le parole c'è, per così dire, il mondo con fatti e concretezze, sentimenti, idee... Non è neanche operazione meccanica e non può essere una traduzione alla lettera: bisogna trovare parole, talvolta espressioni o perifrasi, che rendano efficacemente quanto l'autore ha voluto dire. Ma è senz'altro operazione interessante: tutte le lingue, in linea generale, sono traducibili in altre perché tutte esprimono il mondo dell'uomo.
Questa pubblicazione, esito della collaborazione tra Pro Loco e Amministrazione Comunale, è un mezzo per rendere accessibili e divulgare alcuni dei racconti del nostro Autore, pubblicati in riviste e giornali datati, di non immediata consultazione.
È anche un piccolo e doveroso omaggio, un volumetto "fatto in casa", dai thiesini e a Thiesi, dove tutto ha avuto origine.
La valorizzazione della cultura locale è compito precipuo della Pro Loco: vista in prospettiva, non come riscoperta museale fine a se stessa, nella logica del chie non at deris non at mancu cras sottintesa a tutto il lavoro di ricerca, trascrizione e traduzione confluito nella pubblicazione; in questa occasione, dopo l'abbigliamento e i tessuti, la gastronomia, la poesia e il canto, si richiama l'attenzione sulla narrativa ovvero sulla trasposizione scritta di storie che sono contos de foghile e altre, quasi saggi, cariche di riflessioni su di esse e sul mondo che le ha partorite.
Ringraziamo pertanto coloro che hanno contribuito al lavoro: Stefano Ruiu che lo ha guidato e coordinato, il Centro di Aggregazione "Sempreverdi" che ha iniziato le traduzioni, Vittorio Puggioni che le ha concluse, Tore Mariano che ha arricchito la pubblicazione con i suoi disegni.
Il Presidente della Pro Loco
Giovanna Chesseddu
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